Gare – La “Marathon” bike per Haiti debriefing

Ieri ho partecipato alla Marathon bike per Haiti che si è disputata ad Attimis in provincia di Udine.

Ho preso un po' troppo alla leggera questa gara, tant'è che mi sono ritrovato la domenica mattina a preparare tutto il necessario. Errore che generalmente non commetto. Solitamente il sabato sera è tutto pronto e caricato in auto.

A causa di questo ho avuto delle dimenticanze importanti. La prima è il chip di rilevamento che l'ho lasciato montato sulla bici da strada, il secondo è la actioncam, con la quale volevo filmare ed immortalare alcuni momenti della gara in modo da rendere più piacevole questa lettura.

Fortunatamente per me, Damiano il mio compagno di squadra, si è recato la mattina presto sul luogo ed ha provveduto a prendermi il chip. Non smetterò di ringraziarlo, è stato molto cortese e gentile.

Pre Gara

Sveglia alle 7.00. Di solito alle 7.00 sono in griglia di partenza, invece in MTB i tempi sono un po' diversi. Preparo la mia solita colazione, con una variante che ho adottato di recente. Ci grattugio dentro una mela in modo da rendere tutto un po' più morbido ed energetico. Prendo come tutte le mattine il multivitaminico (Double X), la Rodiola e la glucosamina.

Preparo la borraccia con il pre-workout da bere in auto lungo la strada verso Attimis. Preparo una  borraccia con  il Refresh da mettere in bici e lo shaker con la polvere di Recharge (aggiungerò l'acqua nel momento di berlo). 

Parto da casa in orario ma non avevo preventivato di perdere parecchio tempo a causa del traffico e di un senso unico alternato, regolato da semaforo, sul ponte del Tagliamento che collega Spilimbergo a Dignano. Ma dove va la gente la domenica mattina alle 8.00? Spero non vada in fila fuori dai centri commerciali!!!

Giungo ad Attimis alle 9:15 la partenza è alle 10.00. Trovo Damiano che gentilmente mi consegna il chip. Mi preparo e insieme andiamo a fare un giro di riscaldamento.

Così come speravo ho avuto la possibilità di ritrovare vecchi amici che non vedevo da tempo. Sempre belli e presenti a tutte le manifestazioni ed in grande forma!!!

Ho trovato Alain, Roberto, Sergio, Renzo, Claudio, Marco, Rocco, Federico ed ho conosciuto di persona Omar, con il quale siamo amici su FB e Strava ma non ci siamo mai incrociati. 

La Gara

Entriamo in griglia di partenza. Veniamo nuovamente informati del cambiamento di percorso per tutta una serie di motivi. La più triste è la mancata concessione a transitare in certi terreni. Inoltre giorni fa, un atleta è stato vittima, lungo il percorso, dei fili tesati ad altezza collo per ferire i ciclisti. 

L'ignoranza non ha veramente alcun limite.

A differenza di altre manifestazioni, qui ti viene ricordato più volte che il percorso in chilometraggio e dislivello è cambiato rispetto al solito. Ogni riferimento non è casuale.

Prima del via un minuto di silenzio in suffragio alla scomparsa del vice sindaco di Attimis, Sig. Del Fabbro, che tanto negli anni si era impegnato per lo svolgimento della manifestazione.

Partiamo alle 10.00 in punto, e come sempre sono nelle retrovie e quindi gara in salita.

Dopo un breve tratto in leggera salita su ghiaia inizia la salita vera e propria ed essendo dietro mi trovo la strada chiusa da altri atleti. Non riesco a fare ritmo, però grazie agli allenamenti svolti (HIIT), ho un gran colpo di pedale e riesco ad intrufolarmi in ogni pertugio che trovo, sorpassando così diversi atleti. Sento che la giornata è buona, grazie anche all'alimentazione e all'integrazione che ho adottato, mi sento energico e la gamba risponde prontamente agli impulsi elettrici mandati dal mio cervello.

PRIMA SALITA

PRIMA SALITA - LAVORI AD INTERMITTENZA PER SORPASSARE

Vedo davanti a me Roberto e poco più avanti Alain, due cari amici del Delizia bike team, squadra dove ho militato per anni e per la quale nutro grande stima e simpatia.

Diventano per me un punto di riferimento. 

In breve tempo raggiungo Roberto. Poi vengo passato a doppia velocità da Damiano che però tengo sempre a vista. In un tratto in discesa raggiungo Alain, ma lui è molto più agile e veloce, così come Roberto che mi passa avanti.

In discesa ho avuto parecchio imbarazzo. Dove una volta era il mio punto forte, ieri è stato quello debole. Tutto questo e dovuto al scarso allenamento fatto in MTB, anche a causa del mal tempo dell'ultima settimana che non mi ha permesso di svolgere l'attività che volevo.

Così Damiano, Alain e Roberto spariscono dai miei radar. 

Terminata la discesa inizia un tratto in pianura/discesa su asfalto, terreno ormai a me più congeniale, e vedo in lontananza Alain e Roberto con altri 3 atleti e poco più avanti Damiano.

Apro il gas e con un ottima velocità, tra i 42 e 46km/h, riesco a raggiungerli. Poi di gran passo nella salita successiva mi rimetto a pedalare con grande ritmo. Supero diversi atleti, tra i quali i miei amici, e vedo Damiano un tornante davanti a me. Provo a raggiungerlo, ma nella discesa seguente inizio ad avvertire un problema al freno posteriore. 

Dopo due o tre pinzate raggiungo il fondo corsa della leva ed il freno posteriore comunque non frena. Provo a dare diverse pompate, sperando che riprenda a funzionare e così è stato. Probabilmente c'è dell'aria nell'impianto, controllerò nei prossimi giorni.

Quindi affronto le discese con il solo freno anteriore. Strada forestale piena di ghiaia specialmente nei tornanti dove è necessario rallentare e frenare con il posteriore per guidare la bici.

Ogni tornante è stata un avventura. Mi sono giocato non so quanti jolly e mi sono espresso in giochi di equilibrismo che neanche Philippe Petit in tutta la sua carriera ha mai fatto.

Raggiungo il fondo della discesa e tiro un sospiro di sollievo. Un leggero e semplice tratto guidato e poi inizia la salita a Monteprato. Stavo ancora molto bene. Ho preso la salita con buona gamba ed energia, solo nel finale quando le pendenze iniziavano ad essere per me (91kg) impegnative sono stato superato dalla 3° donna assoluta mentre prima davanti a me avevo la 2°. Raggiungo il gpm di Monteprato, mi fermo, testo i freni, pare funzionare e quindi mi butto in discesa.

A metà discesa quando da sentiero la strada torna forestale il freno dietro riprende a non funzionare. Rallento la mia corsa inesorabilmente e nel mentre vengo ripreso da un gruppo di atleti tra i quali Alain e Roberto. Damiano che lo tenevo a vista anche in salita a Monteprato poi non l'ho più visto se non all'arrivo.

Al termine della discesa si prendeva al contrario parte della strada percorsa all'inizio. Ho ancora molta energia, tutto merito del Refresh​​​​

Prendo quest'ultima salita con grande ritmo. Le pendenze sono adatte ad un passistone come me. Z5 regolare e riesco a riprendere e sorpassare alcuni atleti. Raggiungo il Gpm molto velocemente, poi giù in picchiata verso Attimis. Due curve e rimango nuovamente senza freni. Altri due Jolly mi sono giocato per non cadere, uno proprio davanti ad Alain e per fortuna non son caduto altrimenti lo avrei senz'altro coinvolto.

Vengo superato da molti atleti, sono costretto a scendere molto piano. Giunto in fondo alla discesa c'era ancora un breve tratto in salita ed un guado complicato da superare. Con tutta la grinta che mi contraddistingue riesco a superare gli alteti che mi avevano passato in discesa e raggiungo i miei amici.

Entriamo nella pista di atletica del campo sportivo che porta al traguardo. Io ormai avevo dato tutto per raggiungerli e con una volata mi hanno lasciato dietro a 3sec di distanza.

Sono stato molto contento della mia prestazione. Peccato per il problema al freno. Sono cose che possono succedere, l'importante e non farsi male ma sopratutto divertirsi.

Giunto alla macchina la prima cosa da fare è assumere il Recharge fondamentale per un recupero completo!!!

Infatti giunto poi a casa le gambe erano belle fresche ed ho potuto dare seguito alle mie mansioni domestiche tralasciate sabato perché avevo svolto un escursione a piedi nelle Dolomiti Friulane.

Conclusioni

Marathon bike per Haiti, una manifestazione che mi è sempre piaciuta. Quest'anno con le variazioni di percorso, per assurdo, un po' più idonea alle mie caratteristiche. Con qualche single track sarebbe stata perfetta.

Organizzazione come sempre ottima con ristori fornitissimi e volontari molto cordiali.

Docce calde, pranzo abbondante rispetto alla media delle gare a cui partecipo. Ho visto diversi atleti chiedere la pasta in bianco e non mangiare il prosciutto. Anch'io sono uno di quelli. Sarebbe opportuno che gli organizzatori inizino a prendere in considerazione la presenza nel mondo di vegetariano e/o vegani. Infondo con un piatto di erba ci fai felici!!!

Organizzazione top, ho rivisto degli amici con i quali mi sono ritrovato a "battagliare", ho espresso un ottima prestazione, peccato, ripeto, per il freno.

Dimenticavo 140° assoluto su 246 e  20° di categoria su 39, non male per essere la prima gara in MTB del 2019.

Lascia un commento