Preparazione ed integrazione – Calcio amatoriale

Premessa

Ho iniziato a giocare a Calcio tanti anni fa. Avevo 8 anni quando calzai per la prima volta degli scarpini con i tacchetti. Ho giocato poi per molti anni, mi sono tolto piccole e grandi soddisfazioni per poi concludere al mia "carriera" negli amatori. Ho smesso a causa di una dolorosa pubalgia.

Ricordo molto bene gli allenamenti estenuanti fatti da allievo, da Under 18 e poi in prima squadra e con gli amatori.

A metà Agosto nel calcio amatoriale (per me chi non è stipendiato è un amatore) si iniziano a gettare le basi per la stagione a venire.. 

Si inizia con una riunione conoscitiva dove vengono presentati l'allenatore e i nuovi giocatori per poi trovarsi al campo sportivo e dare inizio alla preparazione atletica.

Spero che oggi le cose si siano evolute( non frequento i prati "verdi" da molti anni) con persone preparate e capaci a sostenere una preparazione atletica adeguata.

Ai miei tempi si faceva fondo, tanto fondo, forse troppo fondo. Poi, con le gambe belle imballate, allunghi e poi ripetute. Ricordo bene le attività di stretching , spesso improvvisata. Poca cura del Core se non con dei crunch fatti spesso male.

Insomma si facevano tante cose, spesso approssimate ma sopratutto generalizzate.

Preparazione "Atletica" e Nutrizione

Da quando sono entrato nel mondo del ciclismo "a gamba tesa" per utilizzare una terminologia calcistica, mi sono sempre più reso conto di quando sia fondamentale la personalizzazione della preparazione. E come avviene negli sport individuali, anche in quelli di squadra, se si vuole avere a disposizione degli atleti completi, è importante personalizzare di più la componente atletica e tecnica. Mi spiego meglio.

Ognuno di noi ha caratteristiche fisiche diverse l'uno dagli altri. C'è chi è più dotato nella velocità, chi nella resistenza e  chi ha più o meno forza fisica. Poi ci sono giocatori con delle qualità alle quali nessuno ha dato risalto ed ha aiutato a far emergere.

Faccio un esempio molto banale. Da Allievo il tuo allenatore ti faceva giocare centrale di difesa. Lui pensava quello fosse il tuo ruolo. Passi di categoria e l'allenatore nuovo ti fa giocare centrale di difesa perché hai sempre giocato in quel ruolo.

Magari sei alto, potente, con il piede buono. Bravo di testa e con un buon senso della posizione. Magari il tuo ruolo è si centrale ma non di difesa ma di attacco.

Un bravo allenatore riesce a capire quali sono le caratteristiche fisiche e tecniche e deve aiutare e spronare l'atleta a lavorare sulle doti per perfezionarle e sulle lacune per diminuirle. Invece nel calcio amatoriale se sei difensore li resti e giaci, ovviamente vale anche il contrario. A mio avviso è pieno di scarsi centravanti che potrebbero essere discreti difensori.

Ad alti livelli, oltre che gli allenamenti di squadra, vengono svolte sedute di preparazione atletica personalizzate. Cristiano Ronaldo, se si allenasse con i compagni non sarebbe quello che è. Mi spiego meglio. Lui oltre all'allenamento tecnico tattico con la squadra ha sempre unito una preparazione specifica atta a migliorare le sue capacità atletiche nell'esaltazione delle doti e nel miglioramento delle lacune, che come tutti, anche lui senz'altro ha.

E' quindi fondamentale anche per un calciatore che vuole raggiungere un certo livello o anche per una squadra che ambisce a fare bene, avere una condizione atletica ottimale e per raggiungerla la strada migliore è la personalizzazione dell'allenamento atletico.

Ma oltre all'aspetto atletico c'è anche quello tecnico. In ugual misura per migliorare nei calci di punizione, nei colpi di testa, nel palleggio è fondamentale allenarsi, con persone preparate e capaci ad insegnare i movimenti corretti da fare.

Supponiamo ora di avere una squadra di calcio amatoriale, atleticamente a posto, tecnicamente valida e con un grande affiatamento (altro aspetto che un buon allenatore deve saper coltivare).

Si entra in campo, si gioca alla grande, si spendono molte energie e finisce il primo tempo. Si entra negli spogliatoi, bevi del tè caldo o dell'acqua, nel mentre i tuoi muscoli iniziano il processo di catabolismo. Esci, riprendi il tuo posto e ti mancano le energie, non scatti come prima, non salti in alto di testa come prima e i tuoi tiri finiscono tutti fuori. Parlo per esperienza personale. A questo punto sei spremuto e l'allenatore ti sostituisce. Psicologicamente pensavi di poter dare ancora molto alla partita ma fisicamente sei fermo. Esci, sconsolato. Magari il tuo compagno entra e fa un partitone, due goal, etc etc. L'allenatore la partita dopo fa giocare lui e magari segna, gioca bene e si guadagna il posto da titolare.

Cos'è successo? Come mai pur allenandoti alla grande hai sbagliato un tempo e per colpa tua magari avete preso goal. Non eri lucido, le gambe non facevano quello che il tuo cervello gli diceva.

Ricordo ancora una partita a Fontanafredda. Rubai una palla a centro campo ed in solitaria mi involai verso la porta avversaria. corsi così veloce che prima di entrare in area ed affrontare il portiere,  talmente sfinito , mi incespicai su me stesso. Sono cose che si vedono anche in serie A.

Benzina finita. Serbatoi vuoti, Glicogeno terminato. Fosfocreatina finita, insomma una ferrari senza benzina ed olio.

A volte capitava di pranzare con dei cibi non idonei o nei tempi sbagliati. Entri in campo ed il cibo ti si ripresenta, oppure ti gonfi l'intestino o peggio. Cose viste e successe.

Questo perché l'alimentazione non viene curata nei tempi e nella qualità del cibo. Oppure in inverno ti ammali perché sei scarso di vitamine, salti allenamenti e rientrare in squadra diventa difficile. Ritrovare la condizione atletica non è facile.

Anche l'integrazione alimentare può venire incontro nella salvaguardia della salute , aiutare i processi metabolici in modo da garantire uno stato di salute ed energetico ottimali.

Cosa dice la scienza

Da molti anni in tutto il mondo, in Italia arriviamo sempre un po' dopo (motivo del declino del calcio e dei vari sport in Italia, compreso il ciclismo), il mondo scientifico si è mosso alla ricerca di metodologie  per migliorare le prestazioni atletiche, ovviamente nel rispetto delle leggi ma sopratutto della salute.

Qui di seguito riporto dei link (se usi Chrome tasto destro traduci) dove puoi trovare cosa la ricerca ha scoperto e studiato in merito all'alimentazione e all'integrazione nel mondo del calcio.

Alimentazione

https://www.mdedge.com/surgery/article/199725/sports-medicine/nutrition-related-considerations-soccer-review

Alimentazione ed integrazione

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5968974/

Preparazione atletica

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0031938417302780?via%3Dihub


Conclusioni

Nel calcio professionistico come nel calcio amatoriale la componente atletica è molto rilevante. Il gioco del calcio negli anni è cambiato molto, è diventato molto più veloce e la performance atletica deve essere di rilievo.

Infatti la componente atletica riveste una caratteristica primaria rispetto a quella tecnica. Basti vedere in serie A quanti atleti "scarponi" ci sono.

Ritengo che sopratutto a livello amatoriale una preparazione atletica mirata per ogni singolo giocatore è fondamentale per migliorare le doti e colmare le lacune di ognuno. Inoltre un allenamento mirato, atto a migliorare la forza fisica, permetterà all'atleta di non incorrere in frequenti infortuni.

L'Alimentazione intesa come qualità dei cibi ed i tempi di assunzione è importante. Come negli sport di Endurance anche nel calcio è importante avere energie per oltre 90minuti. Una corretta alimentazione ed un timing corretto possono fare la differenza. Differenza che possono fare anche e sopratutto gli integratori alimentari. Questi ultimi, come dice il nome, aiutano a colmare quelle carenze nutrizionali che con il cibo normale non riusciamo ad avere.

La scienza ci insegna che nel calcio, è fondamentale il Calcio. Scusa il gioco di parole, ma un apparato muscolo scheletrico sano e sviluppato sono alla base di un ottima prestanza atletica. La supplementazione di Vitamina D senz'altro aiuta a questo scopo. leggi qui

Vitamine antiossidanti come la C e la E sono fondamentali per chi fa sport e mette sotto stress ossidativo il proprio organismo. (clicca qui per sapere cos'è lo stress ossidativo) Così come la Glucosamina è quasi indispensabile a proteggere le cartilagini delle articolazioni, come caviglie, ginocchia e schiena.  Clicca qui per sapere cos'è la Glucosamina.

Lo stretching dinamico è fondamentale per una miglior performance a donare elasticità ai muscoli e quindi ridurre rischi di infortuni.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5260652/


Ho avuto la fortuna in questi anni di seguire dei giocatori di calcio. Abbiamo provato diverse strategie alimentari con l'utilizzo di integratori specifici, ottenendo risultati molto buoni.

Ho la fortuna di collaborare con l'azienda che studia e fornisce i giusti integratori ai giocatori del A.C. Milan.

Ho quindi la possibilità di ottenere continui aggiornamenti sulla ricerca in ambito di integrazione ed in particolare per il m mondo del calcio.

Per maggiori informazioni contattami : diego@ddtraining.it


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