Gare – La mia prima Sportful Dolomiti Race

Pre gara

Domenica 16/06/2019, ore 3.45 suona la Sveglia. Mi alzo, faccio colazione (preparata il giorno prima), ingoio doppia razione di multivitaminico , mi vesto, preparo una borraccia con pre-workout (da bere per strada), due borracce con il refresh (da bere in corsa) e la borraccia con il recharge da prendere a fine gara. (ovviamente porto con me scorta di refresh e la ricecake)

Cosa mi porterò da mangiare alla Sportful?

Appuntamento con Alessio a Feltre per le 5.30. Arrivo però con buon anticipo, per strada c'ero solo io. Ringrazio nuovamente Alessio per avermi recuperato il pacco gara, in quanto con la sua squadra, il Fontanelle Bike Team, ha dormito in zona.

In questa foto non sembro neanche tanto un paracarro!!!

Sento Alessio, che gentilmente mi porta il pacco gara con il numero da appendere alla bici ed il dorsale. Mi preparo e lo raggiungo insieme ai suoi compagni di squadra. Due colpi di pedale e siamo già in prossimità dell'ingresso delle griglie di partenza. Alessio ha il dorsale  1207 e  prende una strada. Io ho il dorsale 4585 e ne prendo un altra. Praticamente ci salutiamo subito, un in bocca al lupo reciproco e via.

L'attesa in griglia di partenza

Entro in griglia che man mano va a riempirsi.  il colpo d'occhio è impressionante. Solo alla dolomiti superbike ,io personalmente, vidi tutta questa gente, anche se ci sono manifestazioni con un maggior numero di iscritti.


Sono lontano una vita dal gonfiabile dello start,neanche lo vedo, ma lo speaker (Paolo Mei)  lo si sentiva perfettamente, grazie ad un impianto audio di eccellenza. Sulla linea dello start c'erano Bettini, Rodrigez (Purito), De Bertolis, Moelgg, Rossi, Zorzi, Chechi e tanti altri atleti campioni del mondo ed olimpionici. Alla domanda : fai il lungo o il corto? tutti il corto!!! NOOOOO ma dai?! atleti professionisti.....cavolo allora è proprio dura!!! Però poi intervistano un signore che è alla sua 25° sportful, il quale con la sua modestia fa capire a tutti che SI PUO' FARE!!!

Ore 7.00 scatta lo start....transito sotto il gonfiabile del via circa 7/8 min dopo....

Vedi il campanile in fondo a destra? Io ero li!!

Prima parte di gara, Cima Campo e Passo Manghen

La prima parte di gara, tra i 40/45 km /h, sto a ruota in gergo "ciucciaruota".....un bell'andare decisamente!!

La prima insidia di giornata si chiama Cima Campo. Una salita piuttosto regolare e pedalabile. Gestisco le mie energie in piena modalità Endurance.

Raggiungo la vetta senza alcuna fatica. Il Garmin mi dice che ho scalato  +- 1400m D+ e non me ne sono neanche accorto. Inizia la discesa verso Castel Tesino. Arrivato al bivio tra lungo e corto, son sincero, un piccolo dubbio mi ha assalito.....ma ho tirato dritto!! Ero li per fare un impresa e quindi.....via verso Telve in Valsugana!!!

Ad un tratto mi sono ritrovato sulla strada percorsa insieme a Davide, Mario e Laura il 1° Giugno in occasione della tappa del Giro d'Italia.

A Telve inizia la salita verso il passo Manghen. So cosa mi aspetta, so che dopo è ancora tanto lunga e quindi la prendo con estrema regolarità. C'è un caldo infernale, tutta in battuta di sole fino a Calamento.

Qui al ristoro mi fermo, riempio le borracce di acqua, ci verso le bustine di refresh  e mangio la ricecake. Riparto con grande energia, infatti ho percorso buona parte della salita con il 50/28 a 15/16km/h....stavo molto bene....ma sapevo che sarebbe durato poco!! Infatti a 5km dal passo Manghen inizia la parte più dura, sempre in doppia cifra. Ma con grande regolarità raggiungo il gpm in breve tempo. E come promesso ho fatto il mio PR su Strava!!! In cima al Manghen ero a 90km e 3500m D+



Metto un sacchetto di plastica, che avevo con me, sul petto ed inizio la discesa. La prima parte umida, infatti in cima al passo Manghen aveva piovuto. Dopo pochi chilometri, con la strada asciutta, ho mollato i freni e mi sono goduto la discesa. Strada perfettamente asfaltata in occasione del giro d'Italia. Purtroppo non ho potuto battere il record di Nibali perché la strada era stata riaperta al traffico. Ovviamente scherzo, in discesa. come in salita e come in pianura sono inchiodato!!

Sono rimasto sbalordito nel vedere le montagne ridotte così, dopo la tempesta di fine Ottobre. Uno scenario apocalittico. Vedi foto di repertorio sotto!!

Predazzo, Passo Rolle, Croce D'Aune e Monte Avena

In poco tempo siamo a valle. Metto insieme un gruppo di 10 atleti e con cambi regolari arriviamo a Predazzo per poi raggiungere  l'imbocco del passo Rolle. 

Il Passo Rolle è lungo 20km . Una strada molto pedalabile, qualche piccolo muro ma molto facile. In realtà la difficoltà era in agguato. Il cielo era nero, tuonava e c'erano fulmini ovunque! Panico!!

Fino al Lago di Paneveggio qualche goccia di pioggia ma nulla che potesse presagire qualcosa di peggiore. Entro in galleria e spero che oltre sia bello. Invece oltre c'era un nubifragio. Decido di prendermi la pioggia. Ma poi è diventata grandine. La strada era un fiume di acqua ed in alcuni tratti scendeva fango dai versanti della montagna. Faceva un freddo cane, ma pedalando in salita si riusciva ancora a sopportare. Raggiungo il Passo Rolle completamente fradicio. Mi fermo al ristoro, scendo dalla bici e non sento più le braccia. Fa un freddo cane, parlano di 3°C.  Stare fermo al gelo non era una buona idea, così prendo e mi rifugio in un bar, dove la barista (io senza soldi), con molta gentilezza, mi offre un tè caldo.


Eravamo tutti infreddoliti e tremolanti. Ad un tratto entrano dei turisti in maniche corte. Fuori era riapparso il sole e così, anche se ancora tremolante, decido di ripartire. Credo che molti atleti si siano ritirati. Hanno fatto bene se non se la sentivano. Io ero lì per un impresa e quindi non potevo mollare!!! 

Ancora tutto tremolante ingoio due compresse di Rodiola (ti aiuta a sopportare meglio la fatica) ed inizio la discesa verso San Martino di Castrozza. Il manubrio tremava, ma l'asfalto era buono. Ero io ancora infreddolito che facevo tremare il manubrio. E continuavo a battere i denti!!

Mi sono ripreso a Fiera di Primiero, ci saranno stati 30°C ed ho finalmente smesso di tremare.

In discesa mollo i freni e raggiungo un folto gruppo, con il quale percorro la statale fino a Ponte Oltra. Qualcuno del gruppo voleva evitare il Croce D'Aune. In realtà la strada che portava direttamente a Feltre era stata chiusa per la gara e quindi tutti abbiamo fatto la salita.

La prima parte molto pedalabile mentre la seconda, tutta  al 10/12%, molto faticosa. Il mio piano alimentare (cosa mi porto da mangiare alla sportful) mi ha permesso di avere ancora energia e con un passo regolare raggiungo l'incrocio verso il Monte Avena. Da quel momento la strada inizia ad impennarsi. La conosco, l'avevo percorsa in auto per andare a fare un escursione a piedi. La strada si impenna al 12/14% di pendenza. Con un colpo di pedale di troppo la bici si impenna, ma è breve sono meno di 3km. Scollinato il Monte Avena, due ragazzi davanti a me si danno la mano, ormai le fatiche erano terminate. Da qui in picchiata verso Feltre. Una bellissima e velocissima discesa fino a Pedavena per poi raggiungere Feltre in breve tempo. Avevo sentito esserci l'ultimo strappo sul pavè. Avevo ancora molta energia ed ho dato tutto fin sotto il traguardo!!!


Conclusioni e riflessioni

Sportful Dolomiti Race 2019 210km e 5.200m D+ conquistata con grande soddisfazione!!! 

Dopo un breve ristoro, fiero dell'impresa compiuta, mi rendo conto di aver in corpo ancora parecchia energia.  Questo a testimonianza di un ottima gestione delle forze ed una corretta alimentazione in gara. 

Il mio programma di allenamento, DDTraining Cycling Program, è stato a dir poco perfetto così come l'alimentazione perfettamente programmataUsare il  power meter, per gestire correttamente le energie. Una corretta integrazione,  nei mesi prima della gara, con il mutlivitaminico e la Rodiola  mi hanno aiutato e supportato per superare un limite che credevo impossibile. Ma con la forza di volontà ed  una mente ben allenataho potuto raggiungere questo straordinario risultato!!

Allenamento, alimentazione, integrazione, strategia e tanta grinta sono gli ingredienti ideali per raggiungere questi obiettivi.

Questo grafico rappresenta il consumo di energia durante l'impegno in gara. Ho sempre gestito in modo impeccabile senza strafare.

Il Diego di qualche anno fa, dopo un ora, avrebbe sicuramente consumato tutta la benzina. 

Io non guardo la classifica in queste gare. Per me esserci, finirla in ottime condizioni è stato favoloso! Il mio primo premio sono stati tutti i messaggi di stima e complimenti ricevuti da amici, parenti, dalla Alessandra, la mia compagna, che sa quanto ho studiato e sudato per raggiungere questo obiettivo. 

Ovviamente ringrazio Alessandra per avermi supportato e sopportato in questa impresa, ma anche tutti i miei atleti che hanno sempre avuto una parola di stima e di incoraggiamento. Ringrazio Ramirez del BikeAir per la Bianchi Infinito, una bici poderosa per questo genere di attività.



Considerazioni finali

Voto 10 all'organizzazione, strade rese sicure sempre, ristori fornitissimi con persone molto disponibili e cordiali.

Voto -10 ai colleghi "teste di C.....!" che gettano borracce, cartine ed altre schifezze per strada.

Voto 8 al meteo, peccato per la pioggia e la grandine, altrimenti sarebbe stata la gara perfetta.

Voto 10 alla Bianchi Infinito disc ultegra di2, precisa, comoda ed affidabile!

Voto 7 al garmin edge 520, sono stato previdente a portarmi una battery bank, altrimenti già sul Rolle mi avrebbe abbandonato

Voto 10 al tifo incontrato per strada!! Ogni borgo, frazione c'era qualcuno ad incitarci e a rinfrescarci se necessario


Diego è una gara che rifaresti, consiglieresti? ASSOLUTAMENTE SI!!!!


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