Gare – debriefing GF Segafredo Asolo

Granfondo Segafredo di Asolo facciamo un po' di considerazioni in merito alla mia prestazione .

PRE GARA

Come spesso mi accade, l'ansia di non svegliarmi la mattina, nell'orario prefissato, mi ha tenuto sveglio tutta la notte. Ho dormito a tratti e non molto bene. Errore madornale ma si fatica a governare il subconscio.

Potremo qui aprire un discorso interminabile su come gestire le ansie subconsce, ma ci vorrebbe un sito intero per farlo.

Comunque ore 4.45 a.m. mi alzo e preparo la colazione da consumare alle 5.00 a.m. in perfetto orario rispetto al via che era alle 8.00 a.m. Colazione tipica nel mio processo di carbo-cycling, che oggi prevedeva carbo a volontà.

Quindi yogurt magro greco, avena (qualche grammo in più del solito), una mela e per rimpinzare ulteriormente i serbatoi una crostatina integrale bio preparata amorevolmente da Alessandra, la mia compagna.

Scorte di Glicogeno fatte in settimana, aumentando il consumo di carboidrati nei giorni di allenamento e totale riempimento delle scorte grazie alla colazione, consumata come si dovrebbe, tre ore prima del via. 

Passo a prendere il mio compagno di viaggio nonché atleta che segue il mio corso di preparazione (DDTraining Cycling Program) e con le nostre signorine (specialissime) ci rechiamo ad Asolo.

La giornata è grigia e piuttosto fredda. L'incertezza sul come vestirsi ci assale ma decidiamo per un abbigliamento a cipolla.


Prepariamo le nostre signorine e diamo un'ultima controllatina alle gomme. Mancano 50 minuti al via e prendiamo, come di consueto, il nostro pre-workout. Prepariamo anche le borracce da portare con noi con il Refresh che ci aiuterà, oltre ad idratarci correttamente, a fornirci i nutrienti per sostenere la gara. Nelle nostre tasche non può mancare anche la Ricecake, da mangiare nei km precedenti alle salite, in modo da non trovarci scarichi di energia proprio al massimo dello sforzo fisico. (comunque i tempi di assunzione vanno valutati gara per gara)

LA GARA


Bici a posto, abbigliamento a posto e serbatoi pieni, siamo pronti per affrontare la gara. Alessio parte davanti ha il pettorale 470, io parto per ultimo con pettorale 1003. In pratica, dopo lo start, io passo dal via 2min dopo Alessio. Non capisco perché non facciano le partenze a griglie. Sicuramente avranno i loro motivi certo non voglio polemizzare.

Nella prima parte di gara gestisco al meglio le energie, questo mi è possibile grazie al powermeter. Anche le prime salite le gestisco  molto bene. Salgo con il mio passo non essendo io proprio uno scalatore. Mantengo la zona 3.8/4 con una cadenza il più agile possibile, d'altronde con 36/28, con quelle pendenze non si riesce a mulinare bene. Primo errore, volendo essere puntiglioso, forse con il pignone da 32, pedalando più agile, avrei gestito ancora meglio le energie.

Dopo 30km circa trovo Alessio in leggera difficoltà per un problema fisico, che fortunatamente poi con il passare dei km risolve.

Sento le gambe belle piene ed esplosive. Strada facendo raccolgo diversi gruppi di ciclisti. Alterno trenate a 47km/h a recuperi in gruppo, in perfetto interval training!! 

Nel giro di pochi km si forma così un bel gruppo di circa 150 ciclisti. Vediamo passare la macchina di fine gara e tutta la scorta tecnica, che non pensa minimamente di accompagnare un gruppo così folto, ma ci abbandona a noi stessi nel traffico provinciale aperto alle macchine. Prova solo ad immaginare il disagio che abbiamo creato in 150, ovviamente non in fila indiana, su una delle strade più trafficate per raggiungere le Dolomiti. E qui si che un po' di polemica ci sta tutta!!!  Durante la gara poi ho visto un atleta a terra vicino ad un auto che giungeva dalla carreggiata opposta. Non so cosa sia accaduto di preciso, però qualcosa nella macchina organizzativa dell'evento non ha funzionato. Sopratutto quando in prossimità degli incroci, gli addetti a fermare il traffico, invece di essere presenti e coscienti, erano a bordo strada a fare due chiacchiere con amici. No questo non va per niente bene!! Ci siamo trovati una volta ad un incrocio in mezzo alle auto, con nessuno presente e le frecce che indicavano il percorso non ben visibili.  So per certo che più di qualcuno ha sbagliato strada a causa di questi comportamenti un po' superficiali.

Ero in dubbio se scrivere queste cose, ma ritengo sia utile fornire ai miei lettori queste informazioni.

Torno all'aspetto atletico della mia prestazione.

Quindi ero rimasto che con i miei lavori ad intervalli sono riuscito a mettere insieme un bel gruppo. L'andatura era molto variabile, dipendeva sempre da chi si metteva davanti a tirare.

Ecco che questo tira e molla ha permesso ad altri atleti di rientrare nel gruppo e tra questi anche Alessio, che ho poi visto pedalare molto bene.

Avevo messo in preventivo una sosta veloce al ristoro per prendere dell'acqua da arricchire con una nuova bustina di Refresh, ma purtroppo avevo un estremo bisogno di urinare. Ho colto l'occasione  dell'unica sosta per prendere acqua e liberarmi di altra.

Purtroppo mi sono attardato troppo ed il gruppo, seppur in salita, non sono più riuscito a prenderlo.

Mi sono messo l'anima in pace ed ho realizzato lo stesso progetto iniziale, con delle trenate riunire gruppi più piccoli in modo da formare un gruppo più folto e permettere ad ognuno di tirare un po' ed aumentare così l'andatura. Sfortunatamente non ho mai trovato grande collaborazione. Io tiravo il gruppo a 45km/h, poi mi sfilavo e mi mettevo a ruota, ma in quel momento si passava a 32km/h. Nessuno che prendeva l'iniziativa. Spazientito ed ancora pieno di energia nella penultima salita di giornata, la forcella Mostaccin, saluto il gruppo e di gran passo, rispetto ai miei compagni di viaggio, raggiungo la cima e con grande lucidità affronto la successiva discesa. Quanto è importante gestire le energie con il powermeter, avere un alimentazione sana ed equilibrata, integrare con i giusti prodotti ed avere una preparazione al top?

Direi fondamentale!!

Ai piedi della discesa, praticamente da solo, mi porto ancora un po' di gente in groppa ed ai piedi dell'ultima salita mi sento ancora molto bene. Affronto l'ascesa al centro di Asolo con buona energia, in zone  z3.8/z4, e riesco anche ad aumentare nel finale.

All'arrivo trovo un compagno di squadra, scambio due battute e poi mi dirigo all'auto dove Alessio mi aspettava. Come sempre dopo un allenamento, un uscita e tanto più una gara è fondamentale recuperare subito. 

Come fare ad accelerare il processo di recupero? Ovviamente con una bevanda con proteine idrolizzate, che consentono di tamponare immediatamente il processo di catabolismo muscolare che avviene subito dopo il termine di un attività fisica. Prendiamo quindi il nostro Recovery che in breve tempo ci aiuta a recuperare.

E', a mio avviso un prodotto fenomenale. Mai provato nulla del genere.

Sono molto contento della prestazione. Avevo bisogno di capire come sto atleticamente e necessitavo di fare un po' di ritmo. Mi classifico al 540 posto su 1003 (fatalità il mio numero di dorsale) ma senza la sosta, probabilmente, le cose sarebbero andate meglio. Comunque partendo per ultimo non potevo ambire a grossi risultati.

SOMMARIO PRESTAZIONE

Dalla tabella qui sopra possiamo vedere il tempo trascorso a pedalare nelle varie zone. Si possono vedere lavori importanti in Z4-5-6-7 che sono i tempi trascorsi a tirare il gruppo, i vari strappetti e le salite.

Nella prima parte di gara, dopo 2h49', la media tenuta era di 39.6km/h, un bell'andare decisamente!!!

Dopo aver perso il gruppo, non avendo più aiuto da nessuno, ed affrontando la forcella Mostaccin, la media si decisamente abbassata a 29.3km/h.

Riassumendo

Gara molto veloce, ricca di strappi ed una sola vera salita la Forcella Mostaccin, un piccolo Fiandre praticamente!! L'organizzazione va un po' migliorata, sopratutto per proteggere l'incolumità sia dei ciclisti e di tutti gli utenti della strada.

Ho notato comportamenti totalmente incivili da parte di ciclisti e motociclisti. Un idiota, con una moto stradale, ci ha affiancato sgasando, facendoci respirare i suoi gas di scarico e simulando di pedalare. Credo abbia raggiunto l'apice dell'idiozia. Per contro, nonostante si cerchi continuamente di sensibilizzare i ciclisti a non gettare le carte a terra, ancora molti lo fanno. Inciviltà totale.

La mia prestazione la reputo buona per essere la prima uscita. Ho fatto un buon ritmo e testato alcune cose che volevo provare. Questa volta l'alunno (Alessio) a superato il maestro, se non altro in astuzia. Arrivando prima di me ha dimostrato, nonostante i fastidi fisici, che ha fatto un ottima prestazione. Anche per lui era la prima uscita, dopo un periodo di stop forzato.

Quando l'allievo supera il maestro vuol dire che il maestro è stato bravo!!!


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