Gara – Granfondo del Dragone (Belluno)

Premessa

Belluno, 04/09/2022

Partecipo alla GF del Dragone in un ottima condizione psicofisica. Gli allenamenti delle settimane precedenti ed il regime alimentare seguito grazie al supporto di Marco Perugini (www.peruginimarco.it), mi hanno permesso di farmi trovare pronto per l'appuntamento.

Ringrazio Alessio che sabato ha recuperato anche il mio pacco gara evitandomi cosi una levataccia peggiore. Infatti alle ore 5:15am appuntamento con Alessio per recarci a Belluno e trovare i nostri compagni di squadra del #biketeamfontanelle.

Raggiunto il parcheggio che avevamo definito come ritrovo, scambiamo due battute con i nostri amici e ci prepariamo per entrare in griglia di partenza.

La mia GF del Dragone

Siamo in molti a partire ma non tantissimi. Un evento del genere, visto che assegnava le maglie di campione italiano FCI avrebbe dovuto avere maggior partecipazione. Forse il percorso così impegnativo a fatto desistere qualche atleta. C'erano comunque atleti di grande livello al via, i quali si sono giocati la vittoria finale.

Essendomi iscritto in ritardo, come da regolamento, parto dall'ultima griglia. Dopo il via non riesco a divincolarmi per passare davanti e quindi penso di poter recuperare posizioni strada facendo. Ma non avevo messo in conto, come tutti, che subito dopo il via ci saremmo trovati in una galleria completamente buia.

Questa situazione ha causato grossi problemi con delle cadute che hanno spaccato il gruppo in più parti. Io ovviamente ero nelle retrovie e quindi le ruote buone le ho perse da subito.

Nelle prime due salite di giornata provo  a spingere forte sui pedali per cercare di recuperare il più possibile delle posizioni, ma davanti a me non trovavo mai nessuno. La caduta in galleria aveva messo già un grande divario tra i vari gruppi.

Nemmeno dopo le trenate lungo il lago a 46km/h sono riuscito a raggiungere nessuno. 

Terminato il giro del lago, a Farra d'Alpago, iniziamo la salita di Valdenogher in direzione Spert. Salita lunga a tratti molto impegnativa e finalmente raggiungo un piccolo gruppetto di atleti. Con molta forza mi porto davanti  anche se da dietro arrivano atlete ed atleti molto forti in salita che mi sorpassano a loro volta.  Da Spert si prende la strada per andare a Sant'Anna e poi una strada che non avevo mai fatto che porta verso malga Cate. Un posto con un panorama bellissimo.

Come si vede nella foto sopra e come mi capita spesso mi ritrovo da solo. Questo è accaduto perchè i miei compagni di pedale si erano fermati al ristoro. Io con le tasche belle piene di cibo e la borraccia piena ho tirato dritto.

In lontananza, davanti a me, vedo degli atleti. La strada mi è favorevole e con buona potenza riesco a raggiungerli. Formiamo un buon gruppetto di 6 atleti e proseguiamo dandoci cambi non proprio regolari, qualcuno non l'ho mai visto tirare.

Dopo un tratto di strada con continui sali scendi imbocchiamo la strada che ci porta a Lamosano (sede anche di campionati europei di MTB) e poi a Chies d'Alpago. Una lunga e veloce discesa ci porta a Puos d'Alpago per poi iniziare a salire verso Pieve d'Alpago per poi scendere a Cadola ed immetterci nella SS50 che porta nuovamente verso Belluno.

Una volta in statale, un buon sammaritano, non partecipante alla gara, si è messo davanti a noi a farci l'andatura. 

E' stata una manna per tutti!!!

Rientro verso Belluno tra i 40-47km/h in totale recupero. Una volta a Belluno l'ho ringraziato e con il gruppetto di 6 che eravamo ci siamo avviati verso Limana per poi prendere la strada che porta in Valmorel. Prima parte pedalabile e seconda parte piuttosto ostica. 

In questo momento vado in crisi. Mi sono sempre ben alimentato ma le pendenze sono tali che vedo atleti davanti a me salire zigzagando.

Arriviamo in Valmorel ed inizia subito la discesa, molto veloce, tecnica e con fondo dissestato. Il paesaggio è magico. Un posto che amo molto dal punto di vista paesaggistico. Da li, secca svolta a destra. Prendo acqua da una fontanella e riprendo a salire. Anche qui le pendenze si fanno sentire. La stanchezza dopo 2300m D+ è parecchia. Salgo con il mio passo e raggiungo un tratto di sterrato. So che mancano pochi km al traguardo (-3km) ed inizio a spingere. Sullo sterrato non ho problemi di guida e raggiungo, sorpasso e lascio sul posto qualche atleta che forse con quel tipo di fondo si sentiva a disagio. Alla vista dell'ultimo km do tutto fino all'arrivo sul Nevegal.

Conclusioni

Questa GF del Dragone si è rivelata una gara molto bella. Il paesaggio, le strade libere dal traffico, l'organizzazione di grande qualità. Mi sono divertito molto, ho fatto tanta fatica, ma è fatica di quella buona, quella che ti riempie di endorfine. La giornata era stupenda e la temperatura perfetta. L'unico consiglio che mi  sento e permetto di dare è quello di aggiungere un ristoro acqua in Valmorel. Ci siamo trovati diversi senz'acqua, per fortuna ho trovato una fontanella dove prenderla.

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