Gare – La Pinarello Debriefing

Pre gara

30/06/2019 sveglia all'alba, come sempre quando si decide di andare a fare una gara su strada. Le buone usanze non si devono mai abbandonare e quindi colazione di sempre. Purtroppo però la sera prima ho mangiato del pane mai mangiato prima.  Errore madornale, da me poi che predico bene!!! Non è stata poi tutta colpa mia ecco. Però ragazzi mai e dico mai provare qualcosa di nuovo la sera prima di una gara, potrebbe rilevarsi deleterio. Infatti per tutto il giorno ho avuto un gonfiore addominale fastidioso.

Appuntamento a casa mia con Davide che punta a fare bene la medio fondo ed Alessandro che con me punta a fare la Gran fondo. Dopo qualche capriccio della macchina di Davide riusciamo a partire, destinazione Treviso.

Raggiungiamo il parcheggio dello stadio, dove parcheggiamo e ci prepariamo per la partenza della Pinarello. Prima però preparo il consueto pre-workoutindispensabile per iniziare bene la gara. Preparo la Ricecake nel sacchetto vivande dietro schiena e le bustine di Refresh da utilizzare durante i rifornimenti. Con tutto questo caldo una borraccia con Refresh ed una con sola acqua. Proporzione 1:1 da mantenere per tutto il percorso, questa era l'idea. Poi nella realtà si è tradotto in 1:3, caldo incredibile.

La scienza dice, se fai sport con questo caldo, bevi almeno 1.5lt di acqua ora. Penso di averli superati abbondantemente!!!

fbt

Ma torniamo al pre gara, Davide ha il dorsale 431 e prende una strada, io ed Alessandro siamo sopra i 2800 e ne prendiamo un altra.

Di fronte a noi abbiamo la porta San Tomaso. Mi chiedo come faremo a passare tutti per quella strettoia, mah....

Scopro solo dopo lo start che non saremo transitati sotto la porta ma lateralmente. Ero in una griglia di partenza alquanto anomala.

 Il primo gruppo è in via 3° armata (dove si trova il vero start), il mio è perpendicolare in borgo G.Mazzini, dove si trova la boutique della Pinarello.

Lo speaker parla ma non si sente nulla, c'è un fastidioso effetto eco. Hai proprio la sensazione di non essere preso in considerazione. Non senti il via, non vedi il via, fanno volare in cielo palloncini di plastica, così per inquinare senza motivo.

Anche qui come alla Sportful, il passaggio dal via avviene con qualche minuto di ritardo rispetto ai primi.

La gara

Finalmente si riesce a pedalare, in poco tempo si passa da 10km/h a quasi 50km/h. In un battito di ciglia raggiungiamo il Montello. Da Volpago del Montello saliamo verso Santa Maria della Vittoria. Siamo in tanti e quindi in salita ci si ostacola parecchio. Non si riesce a fare un buon ritmo. Poi verso metà salita il gruppo si sgrana ed ognuno riesce a salire con il proprio passo. Salita quasi tutta in ombra, la gamba gira bene, mi sento bene e salgo regolare ma con un buon ritmo. Proseguiamo verso Colbertaldo passado da Vidor, Col San Martino, Cison di Valmarino fino a Tovena da dove inizia il passo San Boldo. Non ricordo il luogo preciso, ma prima di Cison di Valmarino, mi trovo con un gruppo di atleti. L'auto fine gara non è ancora transitata e pertanto la strada "dovrebbe" essere chiusa al traffico. Siamo comunque tutti a destra ed occupiamo l'intera corsia. Arriviamo in prossimità di una curva a 90° verso sinistra e ci troviamo di fronte una Panda 30 a manetta che prende la curva larga. Li c'era un signore con il cappello d'alpino ed il viso da ubriaco ed uno sguardo assente!!! Non ha fermato la macchina, non ci ha avvisati che stava arrivando, io credo non si sia accorto di nulla, ma è stato un miracolo che non ci abbia preso in pieno!!!

Decisamente incazzati, pieni di adrenalina, saliamo con grande vigore, per poi sgonfiarci in poco tempo.

Inizio il San Boldo, vedo Alessandro  davanti a me, si volta spesso, probabilmente mi voleva aspettare, ma con una gara lunga e con quel caldo, decido di prendere la prima parte di salita con calma. Modalità Endurance inserita. Passo diversi atleti in grande difficoltà e zigzaganti. appena vedo le gallerie del passo San Boldo aumento il ritmo fino a scollinare con grande gamba. Mi dico che la giornata è proprio buona. Non mi fermo al ristoro, avevo ancora acqua abbondante e cibo con me.

Scendo molto veloce, pennellando le curve, salvo tirare i freni in prossimità di una curva dove, un ambulanza in sosta, con i suoi operatori, stava prestando soccorso ad un concorrente probabilmente finito fuori strada. Speriamo non abbia avuto gravi conseguenze. Con un nodo in gola continuo la discesa, fino a Sant'Antonio Tortal. Da li inizia la salita verso Valmorel. La conosco non è dura, ma in piena battuta di sole è diventata un calvario. Le gambe da belle piene inizio a sentirle vuote. Mi fermo, mangio mi disseto, raddrizzo la schiena e riparto. Pur non avendo le gambe come piacciono a me, in salita riesco comunque a superare diversi atleti.Mi fermo ad una fontana a prendere acqua e vengo aggredito dai Tafani che mi beccano in più punti sulle caviglie. Un bruciore tremendo, ma continuo.

Inizia un delizioso tratto in sterrato dove, grazie alla mia abilità in mtb, riesco a raggiungere e superare altri atleti, fino a raggiungere L'alpe del Nevegal. Mi rifornisco di acqua e riparto in discesa verso Quantin. Siamo un gruppetto e scendiamo molto velocemente. Raggiungiamo la SS51 che costeggia il lago di santa croce. Qui inizio a non avere più energie. Non riesco a stare con il gruppo, mi raggiunge e supera un altro gruppo e poi un altro ancora....non riesco a stare a ruota. Crisi profonda. Ma la testa dice andiamo avanti. Sella Fadalto e giù fino a prima di Serravalle dove con una svolta a destra si prende la strada per Revine laghi. Qui riprendo forza e salgo regolare fino a Revine per poi prendere verso Tarzo e poi su verso località Reseretta e poi su ancora verso Arfanta. Ho già 2500m D+ e manca ancora molto. I km ed il dislivello non mi tornano. Penso in qualcosa nel Garmin che non funziona ed allora mi confronto con altri atleti. Era corretto! avevo già percorso più di 150km con 2500m D+ e non ero neanche arrivato a Cà del Poggio. Mi innervosisco parecchio anche a causa dell'estremo caldo.

Da Arfanta raggiungiamo Corbanese non prima di trovarmi delle  moto, in salita e contro mano. Insomma anche qui la sicurezza non c'era.

Raggiungo la salita di Cà del Poggio. Ad un certo punto sento grugnire. In una casa c'era un simpatico maiale, forse infastidito dalla confusione. A metà della salita mi fermo sotto un albero. Praticamente ero finito. Ma la testa mi dice : "Diego  vai avanti". Finisco la salita. Poi son tutte strade che conosco come le mie tasche. So cosa mi aspetta e pedalo con regolarità. Raggiungiamo Collalto, supero degli atleti, mi dico "non sono preso proprio male". Scendiamo a Susegana e saliamo al castello dove supero altri atleti. Poco prima vedo cartello -30km, ne ho percorsi 160km e la gara è di 175km. Ho 2650m D+ e la gara è di 2500m D+.

Dopo il castello di Susegana mi fermo. Sono alterato dalla fatica e dal caldo.  Penso, mancano 30km, manca ancora qualche centinaio di metri di dislivello. Sono stanco ,demotivato, incazzato, accaldato e decido di tornare verso Susegana a rinfrescarmi le idee ad una fontanella che avevo visto in precedenza. Finalmente una cosa piacevolissima. Mi lavo la faccia piena di sale, mi rinfresco la testa e le braccia.

A mente finalmente lucida mi dirigo verso il centro. Qui mi siedo in una panchina all'ombra di un alberello. Ho acqua fresca, tira un piacevole venticello e dalla casa di fronte si diffondono piacevoli note da un pianoforte.


Sto benissimo e decido di fermarmi li. Inoltre penso, se l'organizzazione è questa, di sicuro al pasta parti non mi posso aspettare nulla di che, tanto vale farmi venire a prendere. Chiamo Davide al quale avevo lasciato le chiavi dell'auto. Lo invito a venirmi a prendere a Susegana, lui era ormai arrivato al traguardo da molto. Nel mentre scambio due parole con un simpatico ciclista e continuo a godermi, ombra, venticello e pianoforte.

Dopo poco arriva Davide. Ha fatto la mediofondo ed ha fatto un garone!!! Finalmente i sacrifici dell'invenro vengono ripagati!!! Grande Davide, fiero del tuo risultato!!!

Scambiamo due parole e gli chiedo com'era il pasta parti. Io non mangio carne ed ovviamente al pranzo c'era carne.Non mi sono perso nulla come immaginavo.

Stiamo li sulla panchina a raccontarci della gara. Aspettiamo notizie da Alessandro che nel mentre era arrivato con un buon risultato.

Li seduti all'ombra ci godiamo il venticello, il pianoforte ed il frinire di una cicala. Ci sarebbero tutti i presupposti per stendersi nel prato e farsi una bella pennichella!!!

Prendiamo l'auto e ce ne torniamo a casa. Una fine più piacevole e lieta di così non me la potevo immaginare.

Conclusioni

Sono rimasto molto deluso dall'organizzazione. Non sentirsi al sicuro lungo la strada non è bello. I ristori forniti di tutto, ma sentire i volontari lamentarsi perché sarebbero dovuti stare al loro posto ancora per qualche ora non è stato bello. Ti fanno sentire un peso.

Non puoi mettere sul sito il percorso con il chilometraggio ed il dislivello sbagliati. Uno cerca di gestire le proprie forze in base al percorso per poi trovarsi a dover percorrere 15km in più e quasi 500m D+ in più.

Conti alla mano 9% di km in più e 20% di dislivello in più non sono pochi. Forse se fosse stata una giornata più fresca ed io più in forze non sarei qui a lamentarmi. So per certo che al traguardo il disappunto era unanime.

Purtroppo non ho potuto prendere il Recharge, (rimasto in auto) ormai la finestra buona di assunzione per evitare il catabolismo era passata. Mi sono resoconto di quanto sia importante questo prodotto. Ieri sera avevo le gambe stanche e pesanti, cosa che non ho mai da quando lo uso.

E' proprio vero, ti accorgi dell'importanza di una cosa solo quando non ce l'hai!!!





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