Gara – Debriefing Bibione Bike Trophy

Premessa

Qualche giorno fà ho scritto un articolo su come stavo preparando questa gara.  Oggi sono qui a raccontare com'è andata. Per me è un'abitudine riportare le mie personali esperienze, cosicché possano essere di aiuto te che leggi a curare dei dettagli che a volte possono fare la differenza.

Abbiamo partecipato io e Massimo, come squadra da due, con l'intento di percorrere un giro a testa.

Ore 13.15 Massimo viene a casa a prendermi con il furgone. Carichiamo tutto il necessario e partiamo con destinazione Bibione (Ve).

Strada facendo definiamo la strategia di gara, come alimentarci, cosa portarci da bere e se ha senso o meno, durante gli 11km del giro (avevano scritto 13km su sito) portare con se qualcosa da mangiare.

Arriviamo a Bibione e con qualche piccola irregolarità riusciamo a trovare un parcheggio piuttosto vicino al punto di partenza che è piazza Fontana.

Andiamo a ritirare il pacco gara e lungo il percorso incontro diversi amici con i quali mi fermo a fare due parole. La tensione è palpabile, tutti i partecipanti ci tengono molto a fare bene.

Per me sarebbe stata la prima gara a staffetta. Una volta capito il meccanismo dei cambi l'importante sarebbe stato solo pedalare.

Ritirato il pacco gara con il numero da applicare alla bici, ritorniamo verso il furgone. Scarichiamo i mezzi, prepariamo le bevande ed il cibo. Io avevo preparato per entrambi anche la ricecake .

F​​​​​​oto di rito e ci prepariamo a partire. Facciamo un giro di prova per individuare i punti critici del percorso e definire le traiettorie migliori da seguire per evitare contrattempi ed essere più veloci. Nel mentre sorseggiamo, dalla borraccia, il nostro pre-workout che ci dona tanta energia.

Foto Massimo Ferro

La Gara

A 30 minuti dallo start veniamo informati che la gara avrebbe preso il via in ritardo, questo perché sulla spiaggia c'erano ancora diversi bagnanti. La giornata era limpida e calda e a Bibione il turismo era ancora piuttosto vivo.

Il percorso lungo 11km si snoda tra strade cittadine, piste ciclabili, parco con single track, pineta, tratturi e spiaggia. La gara è molto veloce tranne che sulla spiaggia, dove per arrivare sulla riva, si è costretti a "pedalare" su alcuni tratti di sabbia alta. Questo si verificava sia in ingresso che in uscita dal bagno e asciuga.

Finalmente inizia il conto alla rovescia e viene dato lo start in base al numero dei componenti di ogni squadra. I primi a partire sono stati i singoli, ovvero quelli che si sono fatti 6 ore di gara in solitaria, poi numeri con la A delle squadre a 4 componenti, poi a 3 poi a 2 ed infine coloro che hanno preferito la bici Gravel alla mountain bike. 

Partono tutti e parte anche Massimo. Abbiamo calcolato circa 25min a giro, ma il primo probabilmente ci vuole  più tempo a causa del traffico. Invece Massimo con buona gamba completa il giro in 24'44". Primo passaggio di staffetta (una fascia gialla da tenere al braccio) e di corsa raggiungo la bici e parto. Mi sento molto bene, le gambe sono piene, sono energico vado a tutta.

Prima parte in asfalto lungo viale Aurora e viale delle Costellazioni per poi svoltare a destra e dirigersi verso il lungo mare. Raggiunto questo si percorreva un breve tratto di pista ciclabile per poi entrare in una boschetta con delle rampe da affrontare in discesa ed in salita. Al termine di questi tratti in single track si accedeva ad un tratto di strada asfaltata distrutta dalle radici degli alberi. Mentre i corridori con le Front saltavano a destra e a sinistra, io con la full andavo dritto verso il secondo single track. Questo tratto consentiva in alcuni punti di superare, cosa che ho fatto prontamente. Da li al faro era un attimo.

Foto Daniele Eliseo Zara

Foto Daniele Eliseo Zara

Il rientro dal faro per me è stato il tratto di percorso più infimo. Una ciclabile in terra battuta e sabbia con vento contro dove sembrava di stare fermi e poi il tratto di spiaggia che dicevo sopra. Al termine fuori dalla spiaggia un altro tratto tra ciclabile e strada per raggiungere il traguardo.

Io ho percorso il giro 2-4-6-8-10-11-12-13-14, mentre Massimo (causa un dolore lancinante ad un ginocchio) il giro 1-3-5-7-9, quest'ultimo in evidente condizione ti totale sofferenza.

Ho percorso i primi tre giri come un orologio svizzero :

Giro2 ---- 24'35"

Giro 4----24'28"

Giro 6----24'39"

Giro 8----27'42"

Al cambio del testimone per la partenza del mio ottavo giro, avevo capito che forse Massimo non sarebbe riuscito a continuare e quindi tra il traffico e l'idea di completare le 6 ore da solo, ho iniziato a rallentare il ritmo.

Arrivato alla zona cambio Massimo prende il testimone e riparte, ma non mi sembrava molto convinto.

Al termine del suo giro lo vedo arrivare zoppicante. Ecco che lo spirito endurance che vive dentro di me prende la meglio e decido di correre le restanti 2h30' in solitaria.

Percorro il giro 10 spingendo ma non troppo. Al termine del giro 11 mi fermo al ristoro per prendere dell'acqua e mettere sotto i denti qualcosa. Ormai la tattica e la strategia alimentare era andata in fumo e quindi dovevo inventarmi qualcosa per non perdere troppo tempo.

Riparto dal ristoro e trovo Massimo con una borraccia di Pre-Workout, ricca di creatina. Carburante fondamentale per attività di XC.

Completo il giro 12 e 13 con ritmo costante. Passo al traguardo dopo 5h50' e quindi proseguo per il 14 giro.

Dopo una prima parte allegra sento un inesorabile calo prestativo. Non riesco più a generare la potenza dei giri precedenti. Senza dubbio la scarsa alimentazione ha influito a questo mio calo prestativo, ma era l'ultimo giro ed ho fatto comunque del mio meglio.

Arrivato al traguardo trovo Massimo ad aspettarmi e a darmi l'assistenza necessaria per riprendermi dallo sforzo. 

Foto Massimo Ferro

Mangio una pasta in bianco, misera a dire il vero. Fortunatamente davanti a me una gelateria e mi mangio un cono con 2 palline.

Ci rechiamo al furgone, mi do una risciacquata giusto per togliermi di dosso la sabbia dal viso e dalle gambe.

Sono ormai le 23.30, siamo stanchi e decidiamo di andare a casa. 

Conclusioni

Per me la prima esperienza al Bibione Bike Trophy ed in assoluto la prima esperienza di gara a staffetta. Feci tanti anni fa una gara a coppie, dove in quel caso, i componenti della squadra devono stare vicini durante tutto il percorso.

Questo di Bibione alla fine è un format divertente. La partecipazione è stata quella dei grandi eventi pur essendo il percorso non estremamente tecnico e divertente. Gara molto veloce con nessun tratto tecnico se non l'ingresso e l'uscita dalla spiaggia.

Devo dire che l'organizzazione è stata ottima e l'assistenza dei volontari e/o vigili lungo il percorso è stata veramente puntuale e presente.

Peccato per il ginocchio di Massimo e per il cambiamento di strategia, sopratutto quella alimentare ed integrativa. Avevo calcolato bene tutto per farmi trovare allo start di ogni giro con piena energia.

Terminiamo comunque la prova in 23esima posizione su 51 team da due ciclisti. Forse si poteva fare qualcosina meglio e puntare a 15 giri che ci avrebbe senz'altro catapultato a podio.

Risultato a e male al ginocchio di Massimo a parte devo dire di essermi divertito parecchio. Dopo tanti anni fare una gara così è stato molto eccitante e divertente.

Mi dispiace per la presenza dei soliti esaltati che devono passare a tutti i costi e non possono attendere 10 metri per concludere il single track. Non faccio nomi ma come sempre si predica bene e si razzola male!!

Stagione 2019 finita? Vediamo, non escludo nulla, la gara di sabato mi ha risvegliato la vena agonistica. 

​​

Lascia un commento