Gare – La Pinarello 2021

Premessa

Domenica 18/07/2021 è il giorno de "La Pinarello" , classica Granfondo che si svolge in provincia di Treviso con partenza ed arrivo nella bellissima cittadina veneta.

Il percorso prevede 153km e circa 2.300m D+.

Finalmente mi presento a questa competizione con una condizione atletica soddisfacente. I dieci giorni antecedenti sono riuscito ad allenarmi bene con buoni valori di potenza ed una condizione mentale ed emotive ottime. 

"LA PINARELLO"

Domenica mattina sveglia all'alba e partenza alla volta di Treviso dove, nel parcheggio dello stadio, mi unisco ai miei compagni di squadra del bike team Fontanelle. Ringrazio Adrian per il ritiro dei pacchi gara, cosi da evitarmi una levataccia.

Facciamo due battute e ci dirigiamo verso le griglie di partenza. Siamo tutti sparpagliati in griglie diverse per una serie di motivi legati all'iscrizione etc.

Nella mia griglia ho il piacere di stare con tre degli atleti con cui collaboro , ovvero Alessio, Davide e Laura, pronti ad affrontare il percorso mediofondo.

Tutti pronti a dare del loro meglio e dimostrare a tutti, ma soprattutto a se stessi, il grande potenziale che hanno e mettere a frutto le fatiche fatte fino a quel momento.

Laura ha ottenuto un ottimo risultato con un quinto posto di categoria, mentre Alessio e Davide hanno fatto registrare un ottimo cronometro che li ha resi felici del risultato ottenuto. 

Io e Luciano (mio compagno di squadra) ci  siamo cimentati nel percorso Granfondo.

Il via come sempre è piuttosto "lento", la quantità di atleti che devono passare dal via è molta e si perde molto tempo. Subito dopo inizia lo stradone (SS13 Pontebbana) fino a Susegana. La velocità di crociera è molto alta quasi 52km/h in certi tratti e 45km/h nei passaggi più lenti e delicati, come presso il ponte sul Piave, dove uno spartitraffico a creato non pochi problemi.

Giunti a Susegana si iniziano ad affrontare le prime salitelle, ma lo strappo più importante è quello di Cà del Poggio, dove nel giro 2020, i professionisti lo hanno affrontato durante la cronometro individuale.

Lo prendo di buon ritmo, tanto da riuscire anche a superare diversi atleti, che per un bisonte come me non è proprio cosi scontato.

Il resto della gara si svolge sulle colline del prosecco con un continuo sali scendi, fino al bivio medio/lungo dove inizia la salita "Madean" che porta a Pianezze.

Salita lunga a volte pedalabile ma spesso con pendenze a doppia cifra che mi mettono sempre in grande difficoltà. La strada non è nemmeno tra le migliori, infatti dei cartelli a bordo strada (molto polemici) dicono che le buche sulla strada sono un patrimonio dell'Unesco.

Diciamo che affrontare quella strada in discesa è fattibile sono con MTB, con la bici da strada sarebbe alquanto pericoloso.

Giunti a Pianezze troviamo un ristoro dove riempio le borracce di acqua e riparto velocemente iniziando  una picchiata verso Valdobbiadene. Alla prima buca mi si rompe il supporto del ciclocomputer e quindi sono costretto a percorrere il resto della gara con il computer in tasca e senza alcun riferimento di velocità, potenza e frequenza cardiaca.

Conoscendomi molto bene ho continuato regolarmente solamente ascoltando i messaggi del mio corpo e le sensazioni che provavo.

La discesa verso Valdobbiadene molto lunga, veloce e ricca di tornanti. Purtroppo la strada, dopo il passaggio dell'auto di fine gara, era aperta al traffico e quindi non era possibile prendere delle traiettorie veloci, quindi qualche secondo l'ho perso anche in discesa.

Dopo Valdobbiadene imbocchiamo la strada regionale SR348 trafficatissima e senza alcun genere di assistenza in incroci, rotonde ed altro. Ovviamente l'automobilista medio non capisce che c'è una gara in quel momento e il rischio di farsi male veramente è molto elevato.

Fortunatamente poco dopo prendiamo la strada per Monfumo che risulta decisamente meno trafficata.

Da qui con un bel gruppetto di sette atleti, con cambi più o meno regolari, ci avviciniamo al Montello e svoltato per via Vittoria, con una salita breve ma impegnativa arriviamo a Santa Maria della Vittoria.

Qui una breve sosta al ristoro per fare rifornimento di liquidi, un paninetto dei miei e poi giù in discesa fino a Ponzano e poi Treviso.

In questa fase siamo un bel gruppo di sei atleti che di comune accordo con cambi regolari ci portiamo molto velocemente verso Treviso. A 4km dall'arrivo mi viene un crampo sotto il piede, mi costringe a sganciare lo scarpino dal pedale per cercare sollievo.

La mia pedalata ad una gamba non mi permette però di mantenere la velocità del gruppo e quindi a circa i -3km mi sgancio definitivamente.

Arrivo a Treviso tutto solo con un buon cronometro, anche  le salite in doppia cifra ed il crampo finale mi hanno fatto perdere molto tempo.

Alla fine ritrovo i miei compagni di squadra al bar e dopo una bella birra ed i saluti con tutti prendo la via di casa.

CONCLUSIONE

"La Pinarello" è una gara con la quale non ho un buon feeling. Ogni anno accadono situazioni spiacevoli legate al percorso ed alla sicurezza. Forse son io che son troppo pignolo, però quando partecipi a gare come la Sportful Dolomiti Race, dove tutto funziona in modo impeccabile, le aspettative forse sono troppo alte.

Da un punto di vista atletico, dopo mesi di sofferenza, finalmente mi sono presentato in buone condizioni, tant'è che da quel giorno le prestazioni sono in continua crescita. E' un periodo positivo, sto bene, ho perso peso e mi diverto. 

Mi restano ancora due gare per portare a compimento il circuito maglia nera, Asolo e 6XAndrea a Jesolo. Poi mi dedicherò soprattutto a divertirmi in MTB .

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