25/04/2019 Giorno in memoria della Liberazione dal Nazifascismo.
Non poteva essere giorno migliore per pedalare in libertà, in luoghi stupendi, in una giornata variabile ma nel complesso soleggiata.
Io ed il mio amico Alessio ci rechiamo a San Pietro al Natisone (UD) per partecipare al Campionato Italiano della Montagna, organizzato dall'ente di promozione sportiva ACSI (UD).
Questa manifestazione si svolge lungo una parte del tracciato che fu sede di tappa del Giro d'Italia nel 2016.
Dopo circa un ora di viaggio, giungiamo a San Pietro al Natisone, parcheggiamo, scarichiamo le nostre signorine, ci prepariamo, ci iscriviamo ed iniziamo a fare due pedalate.
Mentre pedaliamo, visto che manca un ora alla partenza, ci beviamo il nostro pre-workout, in modo da garantire al nostro organismo una corretta dose di energia.
Entriamo in griglia. Alle ore 11.00 puntuali prende il via la gara.
La prima partenza prevede che 4 categorie partano insieme. I debuttanti, i junior, i senior ed i Veterani.
Io sono un Veterano e quindi in mezzo a tutti questi ragazzi giovani e pieni di energie ho poche speranze.
La prima parte di gara è stata cicloturistica fino a Pulfero, poi stop, piede a terra e ripartenza ufficiale.
Allo start siamo già a 50km/h. Dopo una breve ma irta salita, un gruppetto di giovani e magri ragazzini scappa via.
Riesco per qualche km a mantenere contatto con il gruppo, ma ad ogni piccolo strappo perdevo qualche metro fino a rimanere da solo.
Ho deciso così di rallentare per non bruciare tutte le energie, anche perché la salita a Montemaggiore è molto dispendiosa.
Rallentando speravo anche che dalle retrovie rientrasse qualcuno, così da potersi dare qualche cambio prima di arrivare ai piedi della salita.
Purtroppo pur rallentando da dietro non è arrivato nessuno. Probabilmente siamo partiti troppo veloci ed abbiamo dato un notevole distacco a tutti gli altri.
Senza aiuto di nessuno ho deciso così di proseguire la gara, mentre strada facendo ho raggiunto alcuni atleti che, come me avevano lasciato il gruppo principale con l'intenzione di rifiatare un attimo.
Giunti a Savogna (UD), inizia la salita verso Montemaggiore.
Questa salita l'ho percorsa altre due volte. In entrambe le occasioni durante la granfondo per Haiti che si svolge a Maggio. Ovviamente nelle altre occasioni il ritmo era decisamente più blando. La GF prevede 132km e 3200m d+, oggi invece c'era solo questa salita da affrontare.
Programma gestione salita :
Prima parte gestione delle energie senza strafare, salire regolari in Z3.5/3.8, poi in prossimità dell'arrivo dare tutto.
Inizio la salita recuperando qualche posizione e superando qualche atleta in difficoltà. Rimango in zona di potenza Z3.5/Z3.8 con qualche punta anche in Z7 perché la strada impennava brutalmente al 16%. L'apporto di elettroliti ed il nutrimento è costante grazie al Refresh che ho nella borraccia.
Il mio rapporto peso potenza, non mi permette di competere con molti atleti magri e potenti, quindi dalle retrovie, quelli che in salita si sentono a proprio agio, iniziano a farsi sotto e a superarmi. Coloro che in pianura o leggera salita avevo seminato, ora mi hanno ripreso e superato.
Sono consapevole dei miei limiti, ma a me il confronto piace vincerlo con me stesso.
Proseguo con il mio ritmo su questa strada, che si inerpica sempre di più fino a sentire distintamente lo speaker della corsa chiamare i numeri degli atleti all'arrivo. La tabella indica -3km all'arrivo e quindi cerco di aumentare il ritmo. Guardo il mio garmin 520 e scruto la potenza espressa sui pedali, 300/320/360/380W, FC 94%, respiro regolare senza affanno, riesco anche a salutare i volontari lungo il percorso. Non sono a tutta!!
Cartello -1km, aumento ancora un po',( 400W) FC costante, salita dura ma raggiungo "velocemente" il traguardo.
Un anno più vecchio, ma salita percorsa con 2 minuti in meno rispetto due anni fa. Missione compiuta. Un ottimo test per capire dove e cosa migliorare in vista della Dolomiti Sportful.
Al ristoro finale trovo un simpatico signore che mi vuole rifocillare a tutti i costi, prendo del tè caldo e della frutta secca.
Ovviamente mi mangio subito la mia barretta Recharge al cioccolato che mi aiuta nel recupero.
Cerco Alessio ma non lo vedo, non penso sia arrivato prima di me ma non si sa mai. Dopo poco lo vedo sbucare al traguardo. Oggi il maestro a battuto l'allievo. Facile con Alessio non al top causa un problema al ginocchio.
Ci scambiamo due battute, discutiamo della prestazione e riprendiamo le bici per tornare a S.Pietro al N., dove ci aspetta un piatto di pasta.
Arrivati all'auto prendo immediatamente il Recovery che mi aiuterà a recuperare immediatamente.
Nel mentre un simpatico signore (avrà avuto circa 80anni senza tutte le legna a tetto) inizia a raccontarmi di come una volta, 50anni fa, con una Binachi, fece in bici 80km in un ora. E di come stia organizzando una gara internazionale a Cividale. Gli ho dato corda perché vedevo la luce nei suoi occhi, parlare di ciclismo lo rendeva vivo. Dopo di me ha attaccato bottone con tutti gli altri.
Dopo questo simpatico siparietto, con Alessio, andiamo a mangiare un meritato piatto di pasta. Al termine della manifestazione prendiamo l'auto e torniamo a casa. La mia giornata di sport non era finita, il taglia erba era li ad attendermi.